Vulcanismo

 

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I vulcani sono degli apparati di sbocco all’esterno della crosta terrestre, di materiale fuso e che costituiscono le lave.

Condotti o camini di uscita sono fratture profonde della litosfera che collegano i focolai magmatici all’esterno.

Tramite la teoria della tettonica a zolla, si possono studiare e spiegare quali siano le cause dei vari tipi di vulcanismo.

Ad esempio, presso gli archi insulari e presso i margini continentali si hanno emissioni di lave di tipo viscoso, associate a processi di fusione della crosta terrestre.

Lungo le dorsali medio oceaniche ed in corrispondenza delle fosse tettoniche, fuoriescono magmi di tipo basaltico, derivanti dalla fusione parziale del mantello dell’astenosfera (a circa 100 – 200 km).

Il vulcano è generalmente considerato come una grossa forma conica (detto anche cono vulcanico) che termina con un incavo a forma di imbuto (il cratere), comunicante direttamente al camino, attraverso il quale troviamo lave e materiali di esplosione o piroclastici (bombe, ceneri vulcaniche, lapilli e pomici).

Il cono vulcanico si origina per effetto dell’eruzione con accumulo di lave e prodotti precedentemente chiamati piroclastici.

Durante le eruzioni escono all’esterno tre tipi di prodotti: gassosi, solidi e liquidi.

 

Prodotti gassosi

Con la fuoriuscita dei prodotti gassosi, si formano enormi colonne di fumo che in alcuni casi raggiungono addirittura anche diversi Km di altezza, altre volte invece, i gas formano dense nubi che si possono osservare lungo le fiancate del vulcano a grande velocità e con temperature intorno ai 1000 °C, trascinando con sé, tutto quello che trovano lungo il percorso (dette anche nubi ardenti).

Le colonne gassose o nubi ardenti si compongono di H2O – CO2 – N – H – CH4 e cloruri metallici (allo stato di vapore), gas solforosi ecc..

Alcuni di questi gas sono infiammabili e spessissimo, l’uscita dal cratere di grandi fiammate, genera oltre alla spettacolarità, anche un enorme paura.

Prodotti solidi

Di natura e grandezza variabile, provengono dalle pareti del camino e dalla base del vulcano e possono anche essere frammenti di lave solidificate in aria, che le esplosioni, lanciano a grande altezza.

Esse vengono anche dette “bombe vulcaniche”.

Tra i prodotti solidi vi sono anche le ceneri, dalle minuscole dimensioni, posso invece essere trasportate dai venti a distanze consistenti.

Prodotti liquidi

Sono le lave che fuoriescono dal cratere o dai fianchi del cono con temperature superiori ai 1000 °C, spesso formando veri e propri fiumi di fuoco.

Queste masse assumono il nome di colate o correnti vulcaniche.

Possono coprire estensioni considerevoli oppure possono consolidarsi all’uscita dal cratere formando delle cupole o sporgenze.

La parte superficiale delle colate si solidifica velocemente generando la crosta vetrificata.

Lo stesso non avviene però per la massa principale che invece si mantiene fluida per moltissimo tempo.

Altra caratteristica della solidificazione delle colate è la struttura tipicamente a forma prismatica che è presente al suo interno dopo il raffreddamento.

I prismi danno origine ai famosi basalti colonnari come quelli in Scozia (grotte di Fingal) o in Irlanda (Scalinata del Gigante).

Tipi di vulcani

A secondo delle loro caratteristiche eruttive, delle nubi ardenti e delle lave che emettono, i vulcani si possono distinguere in quattro categorie: vulcani di tipo islandico, hawaiano, vulcanico e peleano.

Tipo islandico

Chiamato anche vulcanismo a fessura, la caratteristica principale è la fuoriuscita delle lave molto fluide dalla litosfera, senza formazione di un vero e proprio cono vulcanico.

Prendono il nome dalle eruzioni che si verificano nell’Irlanda, da esempio è il vulcano Laki (circa cento bocche di uscita allineate tra loro lungo una spaccatura lunga circa 20 km).

Tipo hawaiano

Ciò che si verifica nell’arcipelago delle Isole Hawaii, tutto di origine vulcanica con eruzioni silenziose e lava molto fluida dalla composizione basaltica, senza esplosioni.

Tra i principali vulcani con questo fenomeno sono: Mauna Loa e Mauna Kea, senza mai cambiare eruzione nel corso della loro esistenza millenaria.

La caratteristica esterna è il cono a pendenza molto leggera.

Tipico di questi vulcani è la formazione di fili di vetrosi detti anche capelli di Pelè, essi coprono la lava come una tela di ragno ed ogni 8 anni circa, la lava traboccando dal cratere forma un fiume che scorre verso il mare.

Tipo vulcanico

Caratterizzati dalla grande violenza di eruzione e con esplosioni formidabili, dovute alla presenza di gas e vapori separati dalla lava densa.

Le colate sono poco estese e molto irregolari, generalmente i crateri hanno un cono stratificato formato dall’alternarsi di lave e ceneri.

In seguito alle esplosioni si formano degli altri crateri con esplosione di enormi quantità di prodotti vulcanici.

Esempi sono il vulcano Krakatoa che distrusse due terzi dell’isola della Sonda, Vulcano nelle Isole Eolie e i vulcani delle Isole Canarie, soggetti a questo tipo di eruzioni.

Tipo peleano

Forti esplosioni caratterizzano questo fenomeno, fuoriuscita di lava viscosa e con violente esplosioni oltre al formarsi di nubi ardenti e ceneri che scendono lungo i fianchi del vulcano a grande velocità.

Prendono il nome dal vulcano Pelèe e dell’Isola di Martinica.

Manifestazioni vulcaniche

Dopo un eruzione, i vulcani emettono per lunghi periodi di tempo, gas e vapori detti fumarole che a loro volta sono distinte in fumarole clorurate, fumarole cloridriche, fumarole solfidriche e fumarole carboniche, che si succedono l’una all’atra mentre il vulcano va poco alla volta raffreddandosi.

Tra le manifestazioni vulcaniche vi sono le solfatare che si distinguono dalle fumarole tradizionali per una maggiore presenza di vapore acqueo, temperatura al di sotto dei 100 °C e per il lancio di getti a ripetizione intermittente di idrogeno solforato, anidride carbonica ecc..

Altro tipo di manifestazione vulcanica è quella dei geyser, zampilli intermittenti di acqua e vapore acqueo con temperatura di 80 – 100 °C, densa di sali (calcite e silice).

Famosi sono i geyser dell’Islanda e quelli del Parco di Yellowstone negli USA.

 

 

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Ultimo aggiornamento:  10-01-08                                Copyright 2003-2008                         Per info contattare il  Webmaster